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"Nel comporre questo lavoro abbiamo deciso di non seguire una struttura predefinita per lasciare ad ognuno la libertà di raccontare e di raccontarsi a modo proprio, preservando così la naturale spontaneità delle storie e di chi le racconta. Alcune delle persone di cui abbiamo scritto, oggi non ci sono più, questo libro esprime la volontà di non far morire le loro storie, ma anche il desiderio di raccontarvi il nostro lavoro. Avremmo voluto raccontarvi l'odore delle polpette di Nicolina, le suonate al piano di Angela, i centrini di Clara, gli stornelli romaneschi di Flavia, il caffè al cognac di Santino e chissà quante altre cose ancora... Consapevoli che non basterebbero dieci libri a raccontarvi il mondo di ognuno di loro, vi regaliamo intanto qualche pezzo di vita sperando che vi susciti le stesse emozioni che abbiamo provato noi scrivendolo".
